giovedì 10 dicembre 2020

No Stream Day - Prime risposte

Grande successo ieri per lo "sciopero" del NoStreamDay indetto da alcuni dei maggiori streamer italiani per chiedere maggiore chiarezza e coerenza nella regolamentazione di Twitch.

Qualche problema di gestione si era già evidenziato svariate settimane fa, quando Twitch fece un comunicato di scuse dopo aver gestito un pò male il problema dei copyright musicali. Anche lì si parlo di poca chiarezza e di una gestione frettolosa del problema.

Non si trattava, dunque, di una questione esclusivamente personale per un ban, ma, come espresso chiaramente nel manifesto (https://www.nostreamday.com/), ma di una qualche carenza del regolamento proprio a livello globale. Di fatti i problemi erano stati già lamentati da tutta la community di Twitch, non solo da quella italiana che è minoritaria. Solo che negli altri Paesi ognuno ha continuato ad agire per conto proprio senza unirsi e senza organizzare niente.

Qui invece, partendo dal presupposto che gli streamer sono una categoria appena nata e ancora non regolamentata e tutelata, ci si è uniti per la prima volta come una vera community (almeno per quelli che hanno aderito invece di denigrare ogni iniziativa) per un maggiore riconoscimento e maggiore chiarezza che porterà benefici per tutti.


Ed il primo risultato è già stato ottenuto. Twitch, in risposta alla manifestazione, ha rilasciato il comunicato (https://twitter.com/Twitch/status/1336778028840456192) con cui viene annunciato un evento fissato per il 16 dicembre in cui verranno date risposte a tutte le domande che si vorranno fare, mentre sul blog ufficiale è stato rilasciato un lungo comunicato con cui si cerca di fare maggiore chiarezza sulla nuova policy di Twitch (come richiesto dalla community): https://blog.twitch.tv/it-it/2020/12/09/introducing-our-new-hateful-conduct-harassment-policy/ 

Insomma, partendo da quello che alcuni dicono essere nato per un interesse personale (ma qualsiasi protesta nasce da chi è direttamente coinvolto, è ovvio), ne è scaturita una protesta per una motivazione giusta che altrimenti non avrebbe avuto tante adesioni da parte di streamer e viewers, ed ha portato ad ottenere un comunicato ufficiale per la maggiore chiarezza del regolamento e ad organizzare ad una settimana di distanza un Question Time ad-hoc.

Ovviamente una maggiore fermezza o inasprimento delle regole potrà danneggiare quelli che erano borderline, quelli che facevano i "furbetti", ma per il resto della community porterà ad una maggiore tranquillità grazie a regole chiare (purtroppo anche per quelli che non hanno aderito pensando solo a se stessi e che hanno solo cercato di demolire l'iniziativa che si è evoluta per un bene "di categoria").

Un grande in bocca al lupo a tutti quelli che hanno partecipato contribuendo al successo dell'iniziativa.

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